Roberto Bombarda - attività politica e istituzionale | ||||||||||||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||||||||||||
|
Trento, 4 marzo 2009 Da oltre vent’anni ormai sia l’Amministrazione provinciale che quella comunale di Trento sanno bene che la mancata bonifica delle aree ex-industriali di Trento nord (esclusa quella della ex-ferriera, gia urbanizzata) incombe sulla città alla stregua di una vera e propria “bomba chimica”. Lo sanno talmente bene perché negli anni sono stati effettuati studi ed affidate consulenze ad esperti, studi e consulenze coordinate nell’ambito di “un progetto speciale”. Ma ancora nessuno sa bene come e quando si porrà mano alla rimozione o al trattamento del terreno inquinato. Dal punto di vista urbanistico il Consiglio comunale di Trento dovrebbe pronunciarsi a breve sulla necessità di prevedere un piano attuativo cui subordinare l’edificazione di quest’area (il condizionale è d’obbligo perché non è detto che quanto approvato dalla Commissione urbanistica comunale venga ratificato dal Consiglio). Il piano attuativo ai sensi della legislazione urbanistica dovrà per forza essere coordinato e coerente con i contenuti del progetto di bonifica integrale delle due zone ( ex Sloi e ex Carbochimica). Ovviamente qualsiasi decisione è però condizionata da una sorta di “convitato di pietra”, rappresentato dalla metodica di intervento per la bonifica che deve essere decisa dalla provincia per poi essere trasmessa al Ministero dell’Ambiente per la sua approvazione; questa decisione è continuamente procrastinata. Ciò premesso si interroga il Presidente della Provincia di Trento per sapere ─ quale è lo stato del progetto di bonifica integrale delle due zone e quando, presumibilmente, sarà concluso. Cons. Roberto Bombarda
|
ROBERTO
| ||||||||||||||||||||||||||
© 2000 - 2024 EUROPA VERDE VERDI DEL TRENTINO webdesigner: m.gabriella pangrazzi |
||||||||||||||||||||||||||||
|